La storia della purificazione o del filtraggio dell’acqua sembrerebbe legata alla storia dell’acqua stessa.
Con la crescita della popolazione l’acqua divenne altamente contaminata, portando all’emergere del bisogno di acqua potabile sempre pura e pulita.
Sebbene l’evoluzione dei migliori depuratori d’acqua domestici abbia richiesto migliaia anni, le persone si resero conto subito dell’importanza di un’acqua sicura e priva di rischi.
Altrimenti non si spiega come mai, negli antichi scritti sanscriti ed egizi, si documentano le pratiche seguite per mantenere l’acqua pura da bere.
Il Sushruta Samhita (III o IV secolo d.C.) specificava vari metodi, tra i quali l’ebollizione e il riscaldamento sotto il sole.
Il testo raccomanda inoltre di filtrare l’acqua attraverso sabbia e ghiaia grossolana.
E cosa dire delle immagini nelle tombe egizie, datate dal XV al XIII secolo a.C.?
Potrebbe sembrare assurdo, eppure raffigurano l’utilizzo di vari dispositivi per il trattamento dell’acqua.
Ad ogni modo fu Ippocrate – più di chiunque altro – a credere che l’acqua dovesse essere pulita e pura.
Infatti progettò un filtro per l’acqua grezza per purificare l’acqua che usava per i suoi pazienti.
Noto ai più come “manica ippocratica”, questo filtro era un semplice sacchetto di stoffa attraverso il quale si poteva versare l’acqua dopo essere stata bollita.
È anche degno di nota sottolineare il fatto che le civiltà prosperarono solo intorno all’acqua.
E che gran parte delle guerre combattute tra le tribù degli uomini preistorici riguardasse questioni legate all’acqua.
Ma nei tempi moderni, a che punto siamo con le preoccupazioni sulla qualità dell’acqua?
Beh, che tu ci creda o meno, rimangono fondamentali.
Nel corso degli anni gli scienziati hanno scoperto sempre più contaminanti nelle fonti di acqua dolce, e questi stessi scienziati hanno notato una forte correlazione tra la contaminazione dell’acqua potabile e molti significativi problemi di salute.
A causa della dilagante impurità dell’acqua e del bisogno fisiologico cruciale di acqua potabile pulita e fresca, nel corso della storia del trattamento dell’acqua sono emerse diverse alternative di trattamento.
Il primo record di sperimentazione nella filtrazione dell’acqua, dopo la rovina del Medioevo, venne da Sir Francis Bacon nel 1627.
Sentendo voci secondo le quali l’acqua salata dell’oceano poteva essere purificata per scopi di acqua potabile, iniziò a sperimentare la desalinizzazione di acqua di mare.
Utilizzando un metodo con filtro a sabbia, Bacon credeva che se avesse scavato una buca vicino alla riva attraverso la quale sarebbe passata l’acqua di mare, le particelle di sabbia (presumibilmente più pesanti delle particelle di sale) avrebbero ostruito il passaggio del sale nel passaggio verso l’alto dell’acqua.
L’altra parte del buco fornirebbe quindi acqua pura e priva di sale.
Purtroppo questa ipotesi non si rivelò giusta e Bacon si ritrovò con dell’acqua salata ed imbevibile.
L’evoluzione dei depuratori d’acqua è stata catturata in profondità da un team di ricercatori incaricato da Aquamea.
Di seguito si riportano gli estratti.
Clorazione dell’acqua | Uno dei primi metodi di purificazione dell’acqua era l’aggiunta di cloro nell’acqua.
Il cloro rilascia acido cloridrico, che reagisce con i microrganismi e li uccide.
Tuttavia, a causa dei suoi possibili effetti negativi sulla salute e della sua inefficacia nell’uccidere alcuni tipi di protozoi, questa tecnica perse popolarità aprendo la strada ad altre tecniche di purificazione.
Immergiti nel mondo dei depuratori d’acqua: ecco svelati i filtri per l’acqua più popolari in assoluto
- Filtro a carbone attivo;
- Biofiltro a sabbia;
- Filtri ultravioletti (UV);
- Filtri ad osmosi inversa.
1. Filtro a carbone attivo
Questo tipo di filtro viene utilizzato per purificare gas solubili come cloro, monossido di carbonio, azoto, ammoniaca e materiale organico come alghe morte, foglie e qualsiasi altro organo ‘morto’ in un corpo idrico.
La natura porosa del carbonio (carbone di legna) aiuta ad assorbire cloro e sostanze inquinanti come i pesticidi.
Generalmente, i filtri a carbone per uso domestico sono dotati di un rivestimento di argento attivo che uccide i batteri.
2. Filtro a sabbia biologico
È una scatola di cemento o plastica riempita con strati di sabbia e ghiaia che rimuove i patogeni (microrganismi nell’acqua che ci fanno ammalare) ed i solidi sospesi dall’acqua contaminata.
L’acqua viene versata nella parte superiore del filtro e raccolta in un contenitore di stoccaggio sicuro.
3. Filtri ultravioletti (UV)
La luce UV (radiazione di livello minimo) viene trasmessa sull’acqua per uccidere batteri e altri microbi attaccando il DNA nelle cellule. Questi filtri rimuovono i pesticidi fino al 99% e sono efficaci nella rimozione di tutti i tipi di agenti patogeni.
Purtroppo non sono efficaci per la rimozione di particelle sospese, sostanze chimiche, sapore, odore o colore.
Possono depurare circa 2000 litri d’acqua al giorno.
4. Filtri ad osmosi inversa
Il sistema ad osmosi inversa (RO) offre una filtrazione multistadio dell’acqua combinando il carbone attivo e la filtrazione delle particelle. Qui l’acqua del rubinetto viene fatta passare attraverso una membrana (una pellicola polimerica) che ha pori di dimensioni molto ridotte e contribuisce ad eliminare i minerali ed i microrganismi presenti nell’acqua.
Le impurità raccolte vengono quindi scaricate attraverso un tubo di scarico.
Un depuratore d’acqua ad osmosi inversa migliora notevolmente il gusto dell’acqua ed è la tecnologia più avanzata in tema di purificazione e salubrità.
Ecco perchè, se l’acqua pura è quello che desideri, un sistema ad osmosi inversa potrà sicuramente accontentarti!
Se non ti piace il sapore della tua acqua del rubinetto, o sei preoccupato per cosa potrebbe esserci dentro, ci sono buone probabilità che tu stia comprando sempre acqua in bottiglia.
Ma l’acqua in bottiglia è costosa.
Inoltre, quelle odiose bottiglie di plastica creano molti rifiuti e pesano sul tuo contributo allo smaltimento.
Senza contare che gran parte dell’acqua in bottiglia non è pura come pensi.
Sì, è vero che i valori indicati in etichette sono reali.
Il problema è che quelle confezioni stazionano mesi e mesi su camion e corsie dei centri commerciali prima di entrare a casa tua.
Ed in questo lasso di tempo la plastica potrebbe cedere all’acqua microparticelle.
Dagli studi effettuati sulla composizione chimica delle acque in commercio sono state trovate tracce di:
- Aldeidi;
- Monomeri;
- Oligomeri;
- Chetoni;
- Ftalati;
- Antimonio;
- Alchil fenoli.
Tutte queste sostanze, anche se assunte in percentuali bassissime per lunghi periodi di tempo, potrebbero nuocere all’organismo soprattutto di anziani e bambini, che sono i maggiori consumatori di acqua minerale in bottiglia.
Tra le varie tecnologie disponibili sul mercato, c’è da dire che quelle a marchio Aquamea hanno una particolare unicità: filtrano il doppio perché hanno i filtri più grandi.
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Non dimenticare: un impianto di depurazione domestica ad osmosi inversa annulla l’eventuale presenza di residui di calcare e di cloro.
Così, oltre a proteggere la tua salute, potrai dire addio per sempre all’acqua in bottiglia e a tutti i potenziali fastidi che ne potrebbero scaturire a tua insaputa…
La tua nuova acqua purificata e decontaminata sarà sempre a tua disposizione, giorno e notte, senza uscire di casa.
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A presto,
lo staff Aquamea
