In tante case, soprattutto di campagna, sono presenti vasche di raccolta dell’acqua per prevenire la siccità estiva. Tutto nella norma, non c’è niente di male.
L’acqua piovana viene raccolta per evitare di far patire alle proprie piante il troppo caldo, soprattutto in quelle regioni più esposte alla calda luce solare.
Quest’acqua nasce dalla pioggia grazie al fenomeno della condensazione: in pratica, l’acqua evaporata da mari, fiumi e laghi.
Quindi, almeno in teoria, dovrebbe essere un’acqua pura con pH 7, ovvero neutro.
Ma questo tipo di acqua è adatta al consumo umano?

Purtroppo non è così.
Questo perché il pulviscolo atmosferico ne cambia la composizione.
Più nel dettaglio, il pulviscolo insieme all’anidride carbonica abbassa il pH e aumenta l’acidità dell’acqua. E tutto ciò può portare l’acqua piovana sotto pH 5, generando le tristemente note piogge acide che pullulano di nitrati, nitriti e cloruri. E soprattutto di acido solforico.

Quindi, ricapitolando: l’acqua piovana si può bere?
La risposta alla domanda è un gigantesco NO. Per tre motivi.
Il primo riguarda il possibile inquinamento dell’acqua, che potrebbe inglobare sostanze tossiche per l’organismo umano.
L’acqua piovana non è protetta da eventuali inquinanti biologici e quindi può essere immagazzinata soltanto per usi non alimentari.
Terzo e ultimo motivo: non contiene sali minerali. Questo significa che, un suo uso prolungato, potrebbe persino portare ad un deficit dell’organismo.
A sconsigliarne il consumo umano è anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sottolinea come bere regolarmente acque prive di sali minerali possa causare squilibri elettrolitici e aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari ed osteoporosi.

Tuttavia, l’acqua piovana potrebbe subire un processo di filtraggio, purificazione, decontaminazione e mineralizzazione: a quel punto sarebbe adatta per il consumo umano. Questo genere di operazioni sono limitate al processo ad osmosi inversa: abbiamo pensato ad un’intera linea domestica per permettere a sempre più persone di ottenere acqua pura e decontaminata direttamente dal rubinetto di casa, senza sforzi.
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Un impianto di depurazione domestica ad osmosi inversa annulla l’eventuale presenza di residui di calcare e di cloro. Così, oltre a proteggere la tua salute, potrai dire addio per sempre all’acqua di raccolta o a quella in bottiglia e a tutti i fastidi che ne scaturiscono… E in definitiva risparmierai sfruttando al 100% l’acqua che già paghi.
E non dovrai mai più preoccuparti dell’approvvigionamento.

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Alla prossima,
lo staff Aquamea