Eugenio Montale scriveva che «L’acqua è la forza che ti tempra, nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi».
Albert Szent-Gyorgy, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1937, era ancora più specifico: «L’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua».
Senza dimenticare la filosofia, nell’antica Grecia Talete indicava l’acqua come principio originario.
E Gli studi più recenti confermano l’acqua come elemento chiave per la vita.
E la salute.
E visto che la bella stagione è alle porte ed è un momento privilegiato per lavorare alla robustezza del nostro scheletro, adesso vedremo il perché l’acqua può contribuire ad essere davvero preziosa per vivere una vita in piena forma.
Intanto, con la bella stagione l’esposizione alla luce solare consente di produrre ed immagazzinare nell’organismo una buona quantità di vitamina D, regolatore indispensabile per le ossa.
Come suggerito da molti studi, il Sole aiuta molti altri aspetti della nostra salute: dall’efficienza del sistema immunitario fino alla prevenzione di alcuni tumori e al mantenimento del tono dell’umore.
Tuttavia, alcuni studiosi fanno una constatazione paradossale: nei Paesi dove si consuma più calcio mangiando alimenti come latte e formaggi il numero delle fratture è notevolmente elevato.
Ma la spiegazione è relativamente semplice.
Infatti, è vero che mangiando tutti questi latticini si introducono nell’organismo grandi quantità di calcio…
… però è vero anche che si adotta un modello alimentare troppo ricco di colesterolo, proteine e sale. Un modello che aumenta il rischio cardiovascolare e contemporaneamente mobilizza il calcio dalle ossa, favorendone l’eliminazione per via renale.
Come fare, dunque, per non infilarsi in questo vicolo cieco?
Ad esempio, non facendosi convincere dalla pubblicità che le acque con un alto residuo fisso siano le migliori per la nostra salute.
Le problematiche relative all’assunzione di un’acqua dura sono correlate al sovraccarico dei reni.
Ad esempio, il Centro Studi e Ricerche di Medicina Termale dell’Università di Milano assicura che il calcio contenuto nell’acqua dura è biodisponibile almeno quanto quello contenuto nel latte, e che la biodisponibilità è valida per soggetti adulti di tutte le età.
Se da un lato condanniamo i latticini e dall’altro benediciamo le acque dure stiamo commettendo un grande errore di valutazione.
Infatti, come indicato dall’OMS, bisogna ricordare che le caratteristiche principali di un’acqua sana devono essere la sua salubrità e pulizia prima ancora della durezza.
Soprattutto quando si ostentano solo i minerali positivi (come calcio e sodio) e si tralasciano quelli negativi come nitrati, alluminio, bario, cadmio, e così via.
La verità è che l’acqua salubre e pulita è la prima scelta ottimale per rinforzare lo scheletro e contrastare l’osteoporosi, cioè la malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da bassa densità minerale e deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo.
Anche perché l’assorbimento del calcio ha le sue regole.
Lo studio condotto dai ricercatori Herbert Bohmer, Horst Muller e Karl Ludwig Resch (pubblicato su Osteoporosis International) ha dimostrato che la quantità di sodio nell’acqua non rappresenta un ostacolo per l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino.
In poche parole, non c’è contrapposizione tra i due minerali, anche se è doveroso ricordare che il sodio in eccesso causa l’aumento della perdita di calcio attraverso l’urina.
E adesso arriva il bello: senza la vitamina D il calcio non viene assorbito dalle ossa.
Quindi il consiglio medico è quello di consumare alimenti ad alto contenuto di vitamina D come latte, yogurt, verdure, legumi e pesce per far sì che il calcio abbia effetto nel nostro organismo.
In pratica abbiamo appena sfatato il mito dell’acqua dura.
Proprio in quest’ottica, un consumatore attento deve sapere che il residuo fisso dell’acqua è un parametro significativo, dato che indica il grado di mineralizzazione e permette di distinguere le acque leggere dalle acque più pesanti…
… visto che queste ultime ostacolano l’espulsione delle scorie e delle tossine dal nostro corpo.
Purtroppo però, un basso residuo fisso non basta per classificare l’acqua come pura.
Quello che sappiamo per certo è che la presenza di nitrati nelle acque sotterranee è un fenomeno naturale. Ma un’elevata concentrazione di questi composti chimici nell’acqua da bere può essere segnale di possibili contaminazioni ed inquinamento ambientale.
Allora, considerato che il contenuto di nitrati in Aquamea è pari a zero, ben lontano dal limite massimo per le acque destinate all’infanzia, è possibile confermare la straordinaria efficacia delle nostre tecnologie per rendere l’acqua di rubinetto assolutamente pura.
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Un impianto di depurazione domestica ad osmosi inversa annulla l’eventuale presenza di residui antipatici per il tuo corpo, come calcare, cloro e nitrati.
Così, oltre a proteggere la tua salute, potrai dire addio per sempre all’acqua in bottiglia e a tutti i fastidi che ne scaturiscono: fila al supermercato, peso da trasportare, spazio sacrificato, acqua non completamente sana…
E in definitiva risparmierai, sfruttando al 100% l’acqua che già paghi (e non più al 60% come oggi… infatti, nelle voci di bolletta, troverai il tuo contributo obbligatorio alle riparazioni e alla depurazione che dovrebbe essere garantita per legge, generando un 40% di perdita ogni singolo anno).
Inoltre non dovrai mai più preoccuparti dell’approvvigionamento.
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