Scegliere l’acqua in base alle proprie necessità è fondamentale, anche perché svolge una serie di funzioni essenziali per l’organismo come la regolazione della temperatura corporea, l’eliminazione delle scorie e dei liquidi in eccesso ed una migliore digestione.
Nonostante tutto, qualcuno continua a pensare che le acque siano tutte uguali e che utilizzarne una piuttosto che un’altra non comporti differenze per l’organismo.
Ma non c’è nulla di più sbagliato.
Questo perché ogni acqua si differenzia dalle altre per due parametri chimici fondamentali: il residuo fisso ed i sali minerali.
Non a caso, le proprietà dell’acqua oligominerale sono decantate da dietologi, dottori e nutrizionisti in virtù delle sue peculiari caratteristiche, che la rendono ideale soprattutto per neonati e sportivi.

Le caratteristiche dell’acqua oligominerale: residuo fisso e sali minerali
Si considera oligominerale quell’acqua povera di sali minerali, che quindi può essere assunta in grandi quantità assicurando effetti benefici all’organismo.
Ha un residuo fisso di minerali inferiore a 500 mg/l, perciò può tranquillamente considerarsi un’acqua da tavola, cioè che può essere bevuta da tutta la famiglia per l’intera giornata.
L’acqua oligominerale svolge un’importante funzione depurativa perché favorisce l’espulsione delle tossine dal corpo attraverso sudore, vapore del respiro, ecc.

Che cosa è il residuo fisso?
Prima di conoscere meglio le proprietà dell’acqua minerale è opportuno approfondire il significato del residuo fisso, un parametro importantissimo che purtroppo non tutti conoscono. Il residuo fisso, a livello scientifico, equivale alla quantità di minerali che rimangono nell’acqua al termine del processo di evaporazione.
Di conseguenza, le acque con residui fissi alti vengono definite pesanti, mentre quelle con residui fissi bassi sono definite leggere.
Il residuo fisso è un parametro importante e, se è basso, risulta particolarmente apprezzato per:
- neonati e bambini;
- persone che soffrono o predisposte a patologie come gotta e calcolosi;
- persone che hanno problemi ai reni o al fegato;
- persone che soffrono di gastrite.

Differenza tra acqua minerale ed acqua oligominerale
Riassumendo quanto detto finora, facciamo un rapido confronto tra l’acqua oligominerale e la classica acqua minerale.
L’acqua minerale contiene più sali minerali. Questo fattore, in quantità eccessive, può rappresentare un danno soprattutto per le persone che soffrono di calcoli.
Inoltre, la funzione svolta, é principalmente nutritiva e molto poco depurativa, perché le sue molecole sono legate chimicamente ai sali minerali e non si legano alle tossine.
L’acqua oligominerale, al contrario, svolge una funzione depurativa. In pratica favorisce l’espulsione delle scorie e delle tossine presenti all’interno del corpo tramite la diuresi o la sudorazione.
Infatti, una buona diuresi è a dir poco fondamentale, poiché il rene dopo aver ripulito il sangue riesce a convogliare le scorie nelle urine, eliminandole per sempre.
Ma non è tutto: l’acqua oligominerale combatte anche la ritenzione idrica, favorendo il naturale assorbimento dei sali minerali e contribuendo ad eliminare gli inestetismi corporei come la cellulite.

La soluzione ideale per bere acqua oligominerale
Oggi purtroppo viviamo in un mondo altamente inquinato, quindi risulta prioritario bere acqua oligominerale in grado di depurare l’organismo ed espellere le scorie e le tossine negative accumulate.
Il depuratore ad osmosi inversa, oggi, rappresenta la scelta migliore per ottenere acqua oligominerale.
L’acqua che sgorga dal rubinetto viene processata attraverso una membrana che trattiene tutte le impurità come virus, batteri, metalli pesanti, sedimenti… Lasciando passare soltanto acqua pura e decontaminata.
A quel punto migliorerà il sapore e la qualità dell’acqua, che risulta più buona da bere e conferisce maggior gusto a caffè, tè ed altri cibi preparati e cotti con l’acqua.
Un depuratore domestico rappresenta un notevole vantaggio economico perché si tagliano tutte le spese legate all’acquisto di quelle pesanti e scomode bottiglie d’acqua in plastica e vetro.

Tuttavia, qualcuno potrebbe obiettare che l’acqua decontaminata perde alcune delle sue proprietà organolettiche, come ad esempio i sali minerali.
In realtà non è così: i moderni depuratori ad osmosi inversa sono dotati di una levetta che permette di regolare la quantità di sali minerali.
Senza dimenticare che l’acqua erogata può essere sia fresca che frizzante, così da berla secondo i propri gusti.
Classificazione delle acque potabili secondo la quantità di residuo fisso
Le acque potabili possono essere classificate, in base al residuo fisso, come segue:
- Acque meteoriche o minimamente mineralizzate: compreso tra 10 e 80 mg/L;
- Acque oligominerali: compreso tra 80 e 200 mg/L;
- Acque medio-minerali: compreso tra 200 e 1.000 mg/L;
- Acque minerali o ricche di sali minerali: superiore a 1.000 mg/L;
- Acque salate: superiore a 30.000 mg/L.
Solidi del residuo fisso
Alcuni solidi disciolti e naturalmente presenti nell’acqua derivano dagli agenti atmosferici e dalla dissoluzione di rocce e terreni.
I costituenti chimici più comunemente individuati nel residuo fisso sono: calcio, fosfati, nitrati, sodio, potassio e cloruro, che fanno parte del “drenaggio nutrizionale” nel terreno, del deflusso generale delle acque piovane e del deflusso originato dallo scioglimento delle nevi trattate con sale (manto stradale).
Il residuo fisso incide sulla salute?
L’importanza del residuo fisso nelle acque potabili è da molti anni oggetto di studi, ipotesi e conclusioni troppo spesso azzardate. I solidi disciolti, ammesso che vengano completamente assorbiti (secondo alcuni il calcio rimarrebbe all’interno del lume intestinale), potrebbero avere un impatto più o meno rilevante sulla salute.
Le fonti primarie dei solidi che costituiscono il residuo fisso nell’acqua sono:
- Deflusso agricolo (anche pesticidi): interessa le falde acquifere sotterranee;
- Scarichi inquinanti e liquami da impianti industriali o di trattamento delle acque reflue: riguarda anche i corsi d’acqua superficiali;
- Argilla: delle acque sorgive di montagna.

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